Perché tutte queste chiamate da numeri stranieri? Il vero effetto dei nuovi filtri Agcom

Perché tutte queste chiamate da numeri stranieri? Il vero effetto dei nuovi filtri Agcom

Lorenzo Fogli

Dicembre 2, 2025

Il telefono vibra, guardi lo schermo e compare un prefisso che non ti aspetti: +44, +46, +34. Negli ultimi tempi molti utenti hanno iniziato a vedere questi numeri e la reazione è sempre la stessa: confusione e fastidio. Dietro allo schermo non c’è un caso: è il frutto di una catena di cambiamenti tecnici e regolatori che ha obbligato i call center illegali a cambiare tattica. Chi riceve la chiamata percepisce soltanto il risultato, ma dietro c’è un sistema che prova a tenere testa alle frodi e che, allo stesso tempo, costringe i truffatori a spostare l’inganno oltreconfine.

Cosa è cambiato con il filtro Agcom

Di recente l’autorità per le comunicazioni ha attivato una fase più severa del filtro anti-spoofing, un meccanismo pensato per impedire che una chiamata falsa si presenti come se provenisse da un numero nazionale. La rete ora verifica tre elementi fondamentali: l’esistenza effettiva del numero, l’operatore a cui è assegnato e la presenza in roaming internazionale. Quando anche uno solo di questi controlli fallisce, la chiamata viene interrotta. L’obiettivo è semplice: bloccare le chiamate che si spacciano per numeri italiani e che fino a poco tempo fa riuscivano a ingannare molti utenti.

Perché tutte queste chiamate da numeri stranieri? Il vero effetto dei nuovi filtri Agcom
Perché tutte queste chiamate da numeri stranieri? Il vero effetto dei nuovi filtri Agcom – leggonewsletter.it

I dati forniti parlano chiaro: secondo Agcom in poche giornate sono state filtrate milioni di chiamate provenienti da numeri italiani falsificati, e un operatore coinvolto stima che la quota di traffico illecito bloccato si collochi tra il 50% e il 90%. Un effetto immediato è stato il calo delle telefonate moleste per molti utenti, soprattutto per chi riceveva ripetute telefonate con numeri “mascherati”. Un dettaglio che molti sottovalutano è che la misura tutela anche gli abbonati onesti, ma non può fermare tutto: lo schema ha semplicemente spinto chi chiamava a cambiare campo.

Perché le chiamate straniere sono aumentate e come difendersi

Una volta diventato difficile fingere numeri nazionali, i centri fuori dall’Italia hanno iniziato a mostrare il loro prefisso internazionale reale. Il filtro applicato su reti nazionali non può intervenire su chiamate autenticamente estere senza un coordinamento tra paesi; per questo motivo gli schermi dei telefoni hanno ricominciato a mostrare prefissi esteri visibili, più riconoscibili ma non per questo meno insistenti. Il risultato è che schemi già noti, come il vishing e il meccanismo del Wangiri, sono tornati in primo piano: conversazioni costruite per sottrarre dati o squilli volti a spingere alla richiamata verso numeri a tariffa maggiorata.

Non rispondere a numeri sconosciuti resta la regola più pratica, anche se non sempre applicabile per chi ha turni o reperibilità. Per chi vuole proteggersi senza rinunciare alla disponibilità ci sono soluzioni concrete: gli operatori offrono l’attivazione del blocco delle chiamate internazionali via app, assistenza o codici operatore; esistono app di identificazione come TrueCaller, che però richiedono accesso a rubrica e storico chiamate con implicazioni sulla privacy. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è che anche Android e iPhone permettono di bloccare manualmente singoli numeri o interi prefissi direttamente dalle impostazioni, una barriera semplice ma efficace contro le chiamate insistenti.

La crescente efficacia dei filtri nazionali mostra quanto il confronto tra controllo e aggiramento sia dinamico: la tecnologia può ancora fare molto, ma resta fondamentale l’attenzione quotidiana degli utenti. Alla fine, la scena resta la stessa sulla schermata di molti italiani: un numero straniero che suona e la decisione, spesso istintiva, di non rispondere a un’altra chiamata indesiderata.

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