Bonus moto e scooter elettrici: sconti record fino al 40% ma un dettaglio può far saltare tutto

Bonus moto e scooter elettrici: sconti record fino al 40% ma un dettaglio può far saltare tutto

Matteo Casini

Novembre 26, 2025

Nel traffico urbano, tra file di auto e box delle consegne, gli scooter elettrici sono sempre più visibili: meno rumore, meno odore e spese di gestione inferiori. Dietro a questa trasformazione c’è un nuovo impulso pubblico: il MIMIT ha rilanciato un pacchetto di incentivi pensato per accelerare la mobilità a zero emissioni, con un occhio di riguardo ai ciclomotori e ai motocicli. L’obiettivo è chiaro: togliere dalla strada i mezzi più inquinanti e favorire chi passa al veicolo elettrico. Chi vive in città lo nota ogni giorno, tra accesso alle ZTL e parcheggi semplificati per veicoli elettrici.

Il meccanismo è lineare: lo sconto arriva in fattura e viene gestito dal concessionario, che prenota il contributo sulla piattaforma dedicata. Senza la rottamazione lo sconto resta già rilevante, mentre con la consegna di un veicolo termico si può raggiungere fino al 40% del prezzo d’acquisto, entro un tetto massimo stabilito annualmente dal MIMIT. In pratica, più il mezzo rottamato è datato e inquinante, maggiore sarà il beneficio economico per il nuovo acquisto: una logica pensata per rendere la transizione più rapida nelle città italiane e nel Nord come nel Sud.

Un dettaglio che molti sottovalutano è la tempistica: la prenotazione del bonus da parte del venditore e la corretta emissione della fattura sono passaggi vincolanti per ottenere lo sconto. Chi non segue la procedura rischia di veder sfumare il contributo, nonostante il mezzo sostitutivo sia davvero elettrico.

Come funziona il bonus e perché la rottamazione fa la differenza

Il contributo viene applicato direttamente sul conto d’acquisto e non come rimborso a posteriori: è il concessionario che attiva la pratica sulla piattaforma del MIMIT e scarica il valore in fattura. La rottamazione è il fattore che porta il beneficio al massimo livello, perché il sistema premia chi toglie dalla circolazione veicoli con standard di emissioni superati. Più il mezzo consegnato è vecchio, maggiore è il valore aggiuntivo del contributo, con l’intento di ridurre l’impatto atmosferico nelle aree urbane e nei centri storici.

Bonus moto e scooter elettrici: sconti record fino al 40% ma un dettaglio può far saltare tutto
Uno scooter elettrico con luci accese, simbolo del passaggio a una mobilità urbana più sostenibile e silenziosa, promosso dagli incentivi. – leggonewsletter.it

Va però ricordato che il meccanismo è soggetto a regole precise: si applicano limiti di spesa, tetti annuali e criteri di ammissibilità che vengono aggiornati nel corso dell’anno. Gli operatori del settore lo confermano: la platea dei veicoli ammissibili non è ampia quanto si pensa, e il valore percentuale del contributo può variare in base alla categoria del veicolo acquistato e al tipo di rottamazione eseguita. Un fenomeno che in molti notano solo d’estate sono le lunghe liste di attesa nelle concessionarie quando scattano le nuove finestre di prenotazione.

Un aspetto operativo che conviene ricordare è la natura del contributo: non è cumulabile con tutte le altre agevolazioni e la sua erogazione è vincolata alla corretta registrazione della pratica. Per questo chi compra deve assicurarsi che il concessionario abbia effettuato la prenotazione prima dell’emissione della fattura, altrimenti il bonus non potrà essere riconosciuto.

L’errore che annulla lo sconto e come evitarlo

Il problema più ricorrente riguarda la documentazione legata alla rottamazione. Per ottenere il massimo sconto il veicolo consegnato deve essere intestato all’acquirente o a un familiare convivente per un periodo minimo previsto dalle norme, e la pratica di radiazione deve essere completata prima della richiesta del bonus. Un documento mancante o una tempistica sbagliata porta all’esclusione automatica dalla misura: è una regola che non ammette approssimazioni.

Un altro errore frequente è scegliere di consegnare un mezzo che non rientra nella categoria prevista. Non tutti i ciclomotori o i motocicli datati sono eleggibili: la classe ambientale del veicolo e la registrazione al PRA sono aspetti decisivi. Senza un controllo preliminare sul PRA e sulla documentazione, si rischia di perdere migliaia di euro di contributo. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è che molti modelli, soprattutto quelli immatricolati all’estero o con pratiche amministrative irregolari, risultano non idonei.

Per evitare sorprese è consigliabile procedere in tre mosse: verificare la classe ambientale e la regolarità dei documenti presso il PRA, chiedere al concessionario la conferma scritta dell’avvenuta prenotazione del bonus e completare la radiazione prima dell’emissione della fattura. Solo così il contributo diventa un vantaggio reale e non un’occasione mancata. Nelle grandi città italiane, dove la sostituzione dei mezzi è più rapida, già si vedono i primi effetti: strade con più scooter elettrici che sostituiscono quelli a benzina, un segnale immediato della direzione presa dalla mobilità urbana.

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