Una e-mail che arriva subito dopo l’iscrizione anagrafica, un avviso che segnala opportunità economiche e la scelta dell’amministrazione di farsi «proattiva»: è questa la scena che si ripete per sempre più famiglie. L’INPS ha annunciato l’estensione delle comunicazioni proattive al bonus nuovi nati, misura introdotta dalla Legge 207/2024. Non è un cambiamento minimale: significa che il sistema informatico dell’Istituto può intercettare automaticamente eventi come la nascita di un figlio e inviare indicazioni pratiche su come accedere al sostegno. Un dettaglio che molti sottovalutano è che questa strada punta a evitare la ricerca manuale di informazioni, specie in famiglie già impegnate con neonati o pratiche di adozione.
Come funzionano le nuove comunicazioni e chi le riceve
Il meccanismo replica il modello già sperimentato per l’Assegno unico e universale: quando negli archivi viene registrato un evento rilevante, il sistema genera automaticamente una e-mail informativa. Nella comunicazione sono indicate due azioni principali: l’invito a presentare o aggiornare la domanda dell’Assegno unico e universale e la segnalazione della possibilità di richiedere il bonus nuovi nati se i requisiti economici sono rispettati. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è che la rilevanza pratica non è solo economica, ma amministrativa: ricevere un promemoria riduce il rischio di perdere termini o passaggi burocratici.
Le e-mail non arriveranno a tutti: è necessario aver dato il consenso ai servizi proattivi tramite il portale. Per attivare la funzione si accede a MyINPS, si entra nell’area contatti e consensi e si abilita la ricezione di notifiche mirate. Chi non autorizza mantiene inalterate le procedure tradizionali; allo stesso tempo chi aderisce usufruisce di suggerimenti personalizzati. Un dettaglio che molti sottovalutano è la semplicità dell’operazione: bastano pochi click sul profilo personale per attivare il servizio, senza necessità di contatti diretti con gli sportelli.

Caratteristiche del bonus e requisiti per ottenerlo
Il bonus nuovi nati è un contributo una tantum pari a 1.000 euro, destinato alle famiglie che dal 2025 accolgono un nuovo componente per nascita, adozione o preaffido. Il requisito economico principale è l’ISEE 40.000 euro: il nucleo familiare deve presentare un indicatore inferiore a questo limite per poter richiedere il beneficio. Non sono previste condizioni complesse aggiuntive, elemento che rende la misura accessibile a una platea ampia rispetto ad altre agevolazioni più articolate. Un fenomeno che in molti notano solo in determinati periodi è che misure semplici come questa tendono a generare maggiore interesse tra le coppie giovani e i genitori alle prime esperienze.
L’erogazione è pensata come supporto iniziale per le spese legate all’arrivo del bambino o all’inserimento in famiglia dopo un’adozione. Pur essendo non ricorrente, il contributo ha valore pratico nei primi mesi, quando le spese per attrezzature, visite mediche o pratiche legali possono essere più rilevanti. Un dettaglio che molti sottovalutano è che la verifica dell’ISEE e la presentazione della domanda restano passaggi fondamentali: l’e-mail serve a ricordare e guidare, non sostituisce la domanda formale.
Perché questa scelta conta per le famiglie e per le politiche
L’estensione delle comunicazioni proattive al bonus nuovi nati rientra in una strategia più ampia di digitalizzazione e semplificazione dei servizi destinati alle famiglie. L’obiettivo dichiarato è anticipare i bisogni, ridurre tempi e ostacoli e migliorare il rapporto tra amministrazione e utenti. Per le politiche per la natalità, rendere l’accesso ai contributi più immediato può aumentare la fruizione delle misure esistenti e sostenere chi sta valutando di mettere su famiglia. Un aspetto che sfugge a chi non segue le riforme è che non si tratta solo di tecnologia, ma di un cambio di modello: l’amministrazione segnala opportunità invece di limitarsi ad aspettare richieste.
L’adesione ai servizi proattivi rimane volontaria e non modifica le regole di accesso al bonus: serve semplicemente a intercettare le occasioni in cui un nucleo può avere diritto a un sostegno. Per questo la raccomandazione è pratica e concreta: chi ha l’ISEE pronto e il profilo MyINPS aggiornato potrà ricevere l’avviso e completare la domanda con meno passaggi. Un dettaglio che molti sottovalutano è che, nella vita quotidiana, una notifica tempestiva può fare la differenza tra ottenere un contributo e non accorgersi dell’opportunità; per molte famiglie urbane questo è un risultato tangibile e immediatamente percepibile.
